CARTA D’IDENTITÀ Nome: Camilla Andrea Magli Data e luogo di nascita: 13/09/95, Carovigno Anni: 19 Altezza: 1.73 Peso: Non lo so Occhi: Marroni Capelli: Castani Segni particolari: Le mie cicatrici sul viso a cui sono tanto “affezionata” :D Animali domestici: I gattini Wendy e Edgar. E alcuni cani dai nomi imbarazzanti! Segno zodiacale: Vergine CURIOSITÀ Cosa fai nel tempo libero? Bevo il tè

Segui la moda o non te ne frega niente? È una passione ma non seguo la moda attuale. Preferisco il Vintage e i super affari ai mercatini dell’usato :) Cosa ti diverte? Giocare con la mia amatissima nipote Elisa. Torno a essere bambina! Qual è il tuo rapporto con il web? Ottimo! Inutile dire che è un mezzo di informazione senza limiti. Permette di avere un ampio scambio di opinioni con chiunque. Ti apre gli occhi davanti alla società e al mondo; tanto meraviglioso quanto atroce. Cosa non sopporti? Uuufff! Ci sono un sacco di cose che non sopporto! Non sto qui a elencare! Sogni nel cassetto? Ne ho tantissimi. Sono una sognatrice. Oltre che realizzarmi nella musica, un mio grande sogno è acquistare la casa di famiglia di mio padre. Sono tanto legata alle mie radici. E c’è una lunga storia dietro. Spero di riuscire a raccontarla un giorno. Sei innamorata? Sono innamorata dell’amore, del romanticismo e delle sensazioni pure tra due persone. Il tuo colore preferito? Forse il nero? Sei superstiziosa? Un sacco. Un esempio: sono affascinata dalla soprannaturale arte della chiromanzia! Anzi, sono una streeega! Sono sicura di avere poteri soprannaturali, sin da bambina. A quanto pare Harry Potter ha avuto una grande influenza su di me, ahahah! Il tuo luogo preferito? Qualsiasi posto nel mondo che mi trasmette energie positive. Il mare d’inverno. Una frase, una canzone, un libro, un film che ti accompagna o che ti rappresenta. Edgar Allan Poe. Il poeta maledetto dell’800. Leggere le sue poesie mi trasporta in un’altra dimensione. Ogni parola mi fa vibrare l’anima. E poi è oscuro e malinconico. E io amo cullarmi nella malinconia. IDENTIKIT MUSICALE A che età hai cominciato a cantare? Non c’è un momento in cui inizi a cantare. La passione ti scorre nel sangue. Raccontaci brevemente le tue esperienze musicali prima di X Factor. Ho interpretato la suora di Sister Act, in un musical con l’oratorio della chiesa del mio paese. E meno di un anno fa mi sono ritrovata a cantare per le strade di Milano con due musicisti di origine africana. Cantare per strada è un piacere unico. Una grande emozione. Si crea un forte legame tra la musica e i passanti, senza alcuna pretesa. E poi l’atmosfera è meravigliosa. In particolare d’inverno. Suoni qualche strumento? Quale? Studio pianoforte da qualche mese. C’è qualcuno che non ha mai smesso di credere in te? La mia famiglia. Ha iniziato a credere in me da quando ho organizzato il mio primo spettacolo teatrale nella cucina di casa. Interpretavo tutti i personaggi, naturalmente. Un concerto per te memorabile: Bob Dylan al teatro degli Arcimboldi di Milano. Cosa faresti pur di affermarti nel mondo della musica? Più di cantare e trasmettere emozioni, non posso fare altro. Cosa ti piacerebbe si dicesse di te come artista? Di essere un’ARTISTA. Cavalli di battaglia (uno in italiano e uno in inglese/lingua straniera). Ma no! Canzone portata al provino: Don’t let me be misunderstood Il voto che ti dai come cantante: Suvvia, è una domanda a cui non saprei mai dare una risposta. Le cinque canzoni più importanti della tua vita: Let It Be dei Beatles Between the bars, Elliot Smith Harvest Moon, Neil Young Poca voglia di fare il soldato, Ivano Fossati Don’t worry be happy, Bobby McFerrin. A ogni canzone è legata un’esperienza.
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